Gli Italiani e la casa le loro preferenze secondo Bankitalia
Dal recente studio di Bankitalia emerge la tendenza degli italiani a prediligere abitazioni in zone centrali ma di dimensioni contenute, e a spostarsi in periferia per metrature più ampie. Se si desidera un terrazzo o un giardino ci si sposta anche fuori dalle mura cittadine.
Queste sono le principali novità introdotte dalla pandemia che hanno modificato le esigenze degli italiani nei confronti della prima casa. Ci si chiede ora quanto dureranno queste nuove abitudini: la domanda di immobili, con particolare riferimento alla collocazione nel territorio, è inevitabilmente cambiata e con tutta probabilità è una tendenza destinata a durare ancora per molto tempo.
Sono cambiate le abitudini e lo stile di vita, anche dal punto di vista lavorativo. Lo smart working spinge le persone a preferire case spaziose in località isolate o comunque poco battute: la condizione attuale fa pensare che le aziende possano continuare ad optare per il lavoro agile anche nei prossimi anni.
È la rivincita delle campagne: è stato registrato un aumento dell’11% della ricerca di abitazioni in zone rurali, rispetto a quelle di città. Tuttavia le aree urbane difficilmente si svuoteranno perché, nonostante tutto, i livelli si sono mantenuti alti.
L’esempio più lampante è quello della città di Milano, che registra una vera e propria migrazione dal centro alle zone periferiche, dovuta anche alla richiesta economica sempre molto elevata per appartamenti centrali ampi e con spazi esterni. Potremmo essere di fronte all’inizio di una nuova vita per gli spazi destinati attualmente agli uffici che si prestano ad essere convertiti in spaziosi loft e plurilocali.
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